Le uniche testimonianze dell’antica città di Stabiae, sono quelle
costituite dalle ville residenziali costruite sul pianoro di Varano, dalle ville rustiche situate nell’entroterra e dalle necropoli di via Madonna delle Grazie.
I primi insediamenti, come testimoniano i corredi funerari, risalgono all’VIII secolo a.C.; durante il VI secolo a.C. si importano manufatti di provenienza greca, ma anche imitazioni di officina etrusca.
La presenza etrusca durò fino all’arrivo dei Sanniti, quando la città confluì nella confederazione nucerina.
Ai Sanniti, dopo un lungo assedio, subentrarono i Romani (308 a.C.) e la città, probabilmente un oppidum (cittadella fortificata), raggiunse una discreta importanza, grazie anche alla sua posizione strategica, visto che Silla, durante la guerra sociale (91-88 a.C.), non si accontentò di occuparla, come fu il caso di Pompei ed Ercolano, ma la distrusse completamente, il 30 aprile dell’89 a.C.
Tuttavia, questa “distruzione” di cui parlano le fonti antiche dovette consistere più che altro nell’annullamento di ogni sovranità politica e amministrativa, rendendo Stabiae e il suo territorio dipendenti da Nuceria. Probabilmente la divisione del territorio stabiano tra i veterani di Silla contribuì allo sviluppo di numerose villae rusticae, vere e proprie fattorie specializzate nella produzione di vino, olio, ortaggi e frutta.
Ma il fenomeno più straordinario è l’edificazione di lussuosi complessi residenziali concentrati lungo il ciglio della collina di Varano da cui si poteva godere di uno splendido panorama sul golfo di Napoli. L’eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 d.C. cancellò numerosi centri vesuviani, seppellendo anche Stabiae.
Di seguito, è possibile scaricare il pdf della GUIDA ALLE VILLE DI STABIAE , direttamente dal sito ufficiale del Parco Archeologico di Pompei.