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archeostabiae2012

ARCHEOSTABIAE 2012

VALORIZZANDO IL PASSATO, RACCONTANTO ILPRESENTE, PENSANDO AL FUTURO.

La volontà di proseguire con la III Edizione di Archeostabiae, nasce, innanzitutto, dall’enorme successo riscosso in termini di presenze, interesse, follow-up istituzionali ed accademici scaturiti, anche per quanto concerne un notevolissimo ritorno di immagine che non solo il sito archeologico, ma la stessa città di Castellammare di Stabia ha avuto, quale ulteriore sito turistico – archeologico in Campania.
Nella vision della Fondazione si rende necessario dare continuità a questo tipo di eventi: il loro scopo è principalmente la condivisione dello stato dell’arte, la comunicazione dei risultati ottenuti, il consolidamento con tutti gli attori istituzionali, accademici, pubblici e privati e con il territorio, sia nuovi che di vecchia data: per la Fondazione RAS, come già sottolineato, ad oggi si rende quasi “necessaria” una nuova tappa comunicativa dello stato dei lavori per il rilancio del sito di Stabia antica attraverso la presentazione, il dibattito, il confronto che avranno quale tema ispiratore il continuum di tutte le iniziative intraprese dal 2009 (anno della II Edizione) ad oggi e tutta la parte relativa alla pianificazione strategica già pronta per gli anni a venire.

VILLA DEL PASTORE

Oltre le ville in vista, esistono realtà archeologiche ancora nascoste, realtà di gran lunga più estese di quelle in luce, fatte di residenze, edifici pubblici, strade, taverne ed aree sepolcrali, la cui collocazione temporale spazia tra l’VIII sec. a.C. e il II sec. d.C.
A pochi metri a sud-est del Secondo Complesso si estende una quarta villa, la cosiddetta Villa del Pastore, da una statuetta che vi si rinvenne. Essa fu portata in luce tra il maggio 1967 e il settembre 1968, a seguito di uno scavo eseguito a scopo edilizio su richiesta dell’allora proprietaria Rosa Fusco. La villa, reinterrata negli anni ’70, in attesa del completamento delle pratiche di esproprio, era stata in età borbonica già scavata e rilevata: infatti il primo rinvenimento, documentato dal Weber, si data nel 1754. Nel febbraio 1759 lo scavo s’interruppe per riprendere con il La Vega l’11 dicembre 1775 e concludersi il 20 gennaio 1778.
Il complesso si estende per circa 18.000 mq. ed è formato dall’accorpamento di due nuclei architettonici, deducibili dall’accostamento della documentazione settecentesca e di quella più recente.
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BEYOND POMPEII 2011

WORKSHOP URBANISTICA

L’ evento consiste in Seminari di Progettazione, collegati al Consorzio delle Università Campane, per la redazione d’ipotesi progettuali di sistemazione degli accessi e relativi servizi per le cinque principali aree archeologiche del territorio vesuviano nel Golfo di Napoli: Castellamare di Stabia (Stabiae), Pompei, Ercolano, Torre Annunziata (Oplontis), e Boscoreale (Villa Regina).
Le Università italiane (Federico II di Napoli, IUAV di Venezia, Università di Bari, Università di Firenze) e le università statunitensi (Università del Maryland, NYIT, Università della Virginia) si confrontano sui temi proposti.

Al progetto del Seminario Internazionale di Urbanistica partecipano rappresentanti della Regione Campania, delle Soprintendenze Archeologiche Regionale e Ambientale, della Provincia di Napoli, dei Comuni del “Grande Attrattore”, della Fondazione Restoring Ancient Stabiae, delle Università, degli Ordini Professionali degli Ingegneri e Architetti, ogni ente con un ruolo già ben definito nell’ambito del progetto esecutivo.

ARCHEOMED 2010

Presso il Vesuvian Institute, la Fondazione Ras in occasione della II Edizione del workshop dedicato all’archeologia subacquea,
ha ospitato una delegazione giapponese capeggiata da
K. Hayashida – Presidente dell’ Asian Research Institute for Underwater Archaeology con il quale viene siglato un protocollo di intesa atto alla formazione di personale specializzato nel ritrovamento di reperti in alto fondale e per lo sviluppo di metodologie e tecnologie di ricerca nel campo archeologico subacqueo.
Sul tema la RAS sigla un accordo anche con la Fondazione americana Aurora Thrust di Malta.

archeoINVITO_PROGRAMMA

archeostabiae 2009

ARCHEOSTABIAE 2009

L’ edizione del 2009 si apre al mondo internazionale ospitando una delegazione del Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo. Risultato, la definizione di un protocollo di intesa tra
RAS- SANP – ERMITAGE
per lo sviluppo di programmi in campo archeologico e culturale.
La volontà di realizzare un presidio scientifico in Italia dell’Ermitage a Stabia, insieme alle Università Americane e a numerose e prestigiose altre Istituzioni Internazionali, ha attivato al contempo uno scambio tra giovani e studenti dell’area russa e giovani e studenti dell’area vesuviana.
ArcheoStabiae ha inoltre riproposto la riperimetrazione del sito archeologico di Stabiae in concerto con l’Unesco per estendere la tutela e il riconoscimento di “patrimonio Unesco” a Stabiae.